Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada, lì ricomincia la storia del calcio.

Jorge Luis Borges

martedì 18 dicembre 2012

PARLIAMO CON...FABRIZIO MURGIA - ALLENIAMO.COM

SECONDA PUNTATA DELLA RUBRICA "PARLIAMO CON..."
5 DOMANDE SARANNO POSTE AD ADDETTI AI LAVORI ED ESPERTI DEL CALCIO GIOVANILE SIA NEI MEDIA, SIA NEI SETTORI TECNICI.
L'intervista è dedicata all'ideatore-creatore di Alleniamo.com e, nella pluralità di offerte della rete, rappresenta una delle eccellenze come riferimento per allenatori, appassionati e addetti ai lavori.

FC: Quanto tempo fa e come è nata l'idea alla base di ALLENIAMO.com ?
FM: Alleniamo.com nasce dall'esigenza di approfondire, di avere relazioni con colleghi ed appassionati. 12 anni fa, per me che sono un isolano nell'isola (La Maddalena - Sardegna) era un'impresa reperire testi ed avere confronti e gli aggiornamenti dovevamo andare a farli a Coverciano dove, in verità, non sempre ci si aggiornava. Internet era agli inizi e non tutti avevano il piacere di mettere in rete i loro lavori. Si sa che gli Allenatori sono sempre un po’ gelosi e restii nell'aprirsi. All'inizio è stata dura, il materiale scarseggiava e spesso dovevo prendere le mie settimane tipo e pubblicarle, così, giusto per iniziare. Pian piano però, soprattutto con la nuova generazione di Allenatori le cose sono cambiate, quasi radicalmente. Spesso faccio fatica a stare dietro a tutto il materiale che ci inviano, abbiamo circa 3000 contatti giornalieri da ogni parte del mondo e soprattutto la cosa che più mi gratifica, e la condivisione del progetto. Ognuno dei collaboratori infatti, è parte integrante del sito. Perseguono senza fini di lucro, come me del resto, l'obiettivo di avere ulteriori momenti di confronto, di scambi di esperienze, che fanno crescere. Il lavoro è ancora tanto perché ogni giorno si impara qualcosa da tutti.
FC: Quali sono i riscontri che trovi tra gli addetti ai lavori? Sia in positivo che in negativo? 
FM: I riscontri sono lusinghieri, dicevo dei tanti contatti e delle numerose mail di ringraziamenti per il lavoro che facciamo. I colleghi (e non) apprezzano il nostro sforzo. Non abbiamo mai mandato una preparazione o una settimana tipo a quanti (all'inizio tantissimi) ci chiedevano delle sedute già pronte. Sarebbe stato avvilente e coloro che ce le chiedevano, non avevano il nostro spirito: sperimentazione, sbagli, passione. Copiare non fa del bene ai ragazzi che andrà ad allenare. Spunti si, assolutamente. Ogni contesto in cui si opera è differente e solo con l'esperienza ed il lavoro, si capisce cosa evidentemente è necessario per raggiungere gli obiettivi tecnici, tattici e fisici.
FC: Come trovi stia cambiando il mondo del calcio giovanile? Sia tra le società dilettantistiche che nei palcoscenici professionistici?
 FM: Il mondo giovanile sta cambiando, non so ancora  se in meglio o in peggio. Bene sicuramente l'introduzione del supporto del preparatore atletico,  molte società si stanno finalmente adeguando; male invece la ricerca del risultato, la poca cura della tecnica. Molti allenatori allenano i giovani, ma il loro sogno è quello di allenare una prima squadra. Quindi vogliono farsi notare e per loro vincere è importante per la "carriera". Niente di più sbagliato, si trascurano tante cose: formazione, ripetizione del gesto, pazienza, perseveranza e sacrifici. Si cura troppo quello più bravino e  si trascurano molti che hanno tempi differenti e di crescita e di personalità. Ne consegue che già nei piccolissimi ci sono molti abbandoni, perché non trovano adeguate certezze e cure e spesso si sentono inutili
FC: Tecnica, tattica, preparazione fisica e motivazione. Tra quali di questi settori trovi che ci siano più margini di crescita?
FM: Tecnica, tattica, preparazione fisica e motivazione sono componenti che fanno integralmente parte del bagaglio dell'atleta, giovane o grande. Secondo me non si possono scindere, forse dedicherei qualcosa in meno alla tattica, se parliamo principalmente di giovanissimi. Fondamentale la preparazione fisica, per accompagnare il gesto tecnico con dei movimenti armoniosi, di equilibrio e cordinazione. Il tutto miscelato nella preparazione della seduta, che deve essere sempre finalizzata al raggiungimento di obiettivi, appunto tecnici, tattici, coordinativi
FC: Guardando in Italia quali settori giovanili ritieni all'avanguardia e perché? All'estero invece?
FM:I nostri settori giovanili sono all'avanguardia, ci sono ottime scuole calcio, non solo professionistiche. Il livello dei preparatori è eccellente ma …. ho l'impressione che molti pensano di essere bravi, troppo bravi e a volte distanti. Senza fare nomi: per uno stage con convegno una squadra di Serie A vuole biglietti di viaggio pagati, albergo a 5 stelle con piscina, cucina internazionale e altri benefit. Chiami invece l'Arsenal (e qui faccio i nomi) ti dicono quando e dove e non ti costano nulla, anzi. Poi ci lamentiamo che ci soffiano i 16enni. Ma questo è un altro discorso.

sabato 10 novembre 2012

METODO CON I GIOVANI DEL CESENA CALCIO

ECCO UN INTERESSANTE TRAILER CHE RACCONTA IN BREVE L'APPROCCIO DEL CESENA CALCIO AL MONDO DEL CALCIO GIOVANILE.
CI SONO SPUNTI INTERESSANTI E PER VEDERLI CLICCA LA PAROLA VIDEO

venerdì 2 novembre 2012

GLI ESORDIENTI - LA MOTIVAZIONE

La categoria degli Esordienti è l'apice della piramide organizzativa della Scuola calcio. Non si hanno buone squadre di esordienti se non si hanno buoni istruttori per i bambini.

La motivazione negli esordienti deve fare leva su questi punti:
•    Allenatore e genitori devono dare un continuo incoraggiamento ad impegnarsi nell’attività
•    Far parte di una squadra importante
•    Competizione: stimolare la gara! Il divertimento è, anche, un piacere tratto dalle sfide
•    Amicizia, desiderio di star con gli amici e dimostrare di essere bravi a tutti
•    Acquisizione di status, promozione sociale e aspirazione a raggiungere alti livelli
•    Scaricare nervosismo e spendere energia

venerdì 12 ottobre 2012

CHELSEA ACADEMY UNDER 8

UNA PARTITA IN ALLENAMENTO FILMATA DA UNO SPETTATORE ALL'INTERNO DEL TENDONE CHE OSPITA UNO DEI CAMPI AL COPERTO DEL CENTRO DI COBHAM A LONDRA. DA NOTARE IL NUMERO DEGLI ISTRUTTORI E L'IMPORTANZA DELL'OSSERVAZIONE DEI MOVIMENTI DEI RAGAZZI SENZA ECCESSIVE CORREZIONI

LINGUAGGIO E PICCOLI ACCORGIMENTI CON I RAGAZZI

Il tecnico della Scuola Calcio dovrà cercare col suo personale buon esempio di influenzare l`attenzione dei bambini, anche attraverso queste strategie:
➢    Parlare sempre al plurale “Noi vogliamo ottenere..”, “Noi abbiamo perso..” ecc
➢    Stabilire regole di vita comune, da ripetere di fronte a litigi o difficoltà di mantenere l’attenzione.
➢    Non si manda MAI un bambino a fare la doccia anticipatamente, né lo si tiene fermo in punizione durante l’allenamento, questo non vuol dire che non si debbano rimproverare, ma queste due forme aggravano le difficoltà comportamentali del bambino
➢    Sottolineare i comportamenti positivi: “Bene hai fatto esattamente come volevo” oppure “Bravo, buon tiro”; se si segnalano errori di continuo si crea la paura di sbagliare.
➢    Non dare MAI voti alle prestazioni dei bambini
➢    Favorire occasioni per stare insieme extrasportive, il bambino deve vedere il proprio istruttore anche fuori dal campo di allenamento

Un allenatore giovane (under 45) è più indicato per queste categorie

giovedì 4 ottobre 2012

VIDEO - SCUOLA CALCIO FC INTER

UN FILMATO DALLA TRIBUNE DEL CAMPO DI ALLENAMENTO DELLA SCUOLA CALCIO INTER. INTERESSANTE VEDERE LA DISPOSIZIONE DEL CAMPO, ASCOLTARE IL TONO DEGLI ISTRUTTORI E VEDERE LA RIPARTIZIONE DEI DIVERSI ESERCIZI.

VIDEO AMATORIALE SCUOLA CALCIO INTER

lunedì 11 giugno 2012

mercoledì 9 maggio 2012

SCUOLA CALCIO TEDESCA 4

ESERCITAZIONE DEDICATA AL TIRO IN PORTA CON PREPARAZIONE TECNICA VOLTA A ELUDERE L'AVVERSARIO.
GRANDE ATTENZIONE ALLA RIPETIZIONE E PRECISIONE DELL'ESERCIZIO, COME SI PUO' APPRENDERE DIRETTAMENTE DA QUESTO VIDEO

giovedì 19 aprile 2012

ESERCIZI AL MILAN JUNIOR CAMP 2

L'IMPORTANZA DELLO SVILUPPO DIDATTICO DELLA GUIDA PALLA NELLA CATEGORIA PULCINI IN UN VIDEO DELLA SCUOLA MILAN

domenica 1 aprile 2012

LA CASA DELLA CANTERA DEL BARCELLONA

DA 32 ANNI LA VIEJA MASIA DE CAN PLANES HA RAPPRESENTATO IL LUOGO DOVE MOLTE GENERAZIONI DI GIOVANI CALCIATORI HANNO INIZIATO A CULLARE IL SOGNO DI TRIONFARE AL CAMP NOU

GUARDA IL FILMATO

mercoledì 8 febbraio 2012

PARLIAMO CON...MASSIMILIANO MAZZEI - IFIF

SEDICESIMA PUNTATA DELLA RUBRICA "PARLIAMO CON..."
5 DOMANDE SARANNO POSTE AD ADDETTI AI LAVORI ED ESPERTI DEL CALCIO GIOVANILE SIA NEI MEDIA, SIA NEI SETTORI TECNICI.
L'intervista è dedicata al mister Massimiliano Mazzei, un esperto della cultura calcistica italiana, come esempio di eccellenza da esportare all'estero e da incrementare nella nostra Penisola.


FC: Da quanto tempo e' nato il Vostro progetto e su quali esigenze nel panorama della docenza del gioco calcio?
MM: Il progetto IFIF è nato ufficialmente nell'Aprile 2010 a seguito di condivisione di idee di 4 esperti del calcio provenienti da settori diversi. Tutti avevamo avuto esperienze all'estero ed avevamo notato a fronte di una grande richiesta della conoscenza del calcio italiano, una latitanza quasi assoluta e presenze di qualità discutibile se non in rari casi. Pertanto il nostro progetto è nato per diffondere la cultura del calcio italiano prevalentemente all'estero. Altre culture con meno contenuti e storia sono molto più diffuse e conosciute di quella italiana. Quando all'estero si parla di calcio italiano subito viene in mente la fase difensiva, ma non è questo il punto fondamentale. Il calcio italiano si è sempre differenziato dagli altri per la grande attenzione e concentrazione durante la partita oltre che a valori tecnici e soprattutto tattici eccellenti. In virtù di questo, tutti al mondo ci riconoscono una straordinaria e profonda conoscenza del gioco del calcio, probabilmente più elevata che in ogni altro Paese.
FC: Quali sono i riscontri che avete avuto dagli addetti ai lavori e non ?
MM: Abbiamo avuto un riscontro molto positivo aldilà delle aspettative, soprattutto perché i nostri programmi sono a medio lungo termine al contrario di quello che offrivano proposte italiane in genere, che si basavano sul concetto "One shot" ovvero ottieni il massimo, nel minor tempo possibile. Questo non per fare una critica ma è il grande limite del calcio italiano, ha una visione del fenomeno limitata al Paese o poco più e non ha ancora preso coscienza che il calcio è lo sport della globalizzazione per
eccellenza. Siamo in contatto co federazioni di Paesi emergenti per avviare progetti di sviluppo dei loro settori giovanili elevando come prima fase la conoscenza dei tecnici locali. Parliamo di programmi di sviluppo della durata minima di 3 anni che uniscono un'idea di calcio ben definita con obbiettivi chiari, alle nuove tecnologie.
FC:Come credi stia cambiando l'insegnamento del calcio a livello giovanile? Sia nei dilettanti, sia nel calcio professionistico?
MM: Spero cambi concretamente. Entriamo in un campo complesso dove necessita un intervento forte e chiaro a livello nazionale. Il settore giovanile è afflitto da problemi cronici e da un interesse reale tutto da valutare. Voglio dire che il nostro è un paese che negli ultimi 20 anni ha pensato molto poco al futuro, ai propri figli e la stessa cosa è accaduta nel settore giovanile. La situazione attuale e del recente passato ci obbliga a risolvere i problemi in emergenza quotidiana, ma questo porta inevitabilmente a non avere futuro. Per fare un esempio molto concreto, i club europei che si sono sempre distinti per sfornare ottimi calciatori destinano ogni hanno una percentuale fissa ( dal 20 % al 25%)del fatturato al settore giovanile. Questo in Italia è impensabile, anzi nella maggior parte dei casi è il settore giovanile che fornisce risorse agli adulti, soprattutto nei dilettanti. Dal punto di vista tecnico bisogna valutare le attitudini e le motivazioni dei tecnici che sono molto diverse fra settore giovanile ed adulti. I dilettanti che rappresentano un numero molto grande combattono con problemi economici seri nella gestione, dal punto di vista tecnico non sono molto lontani dai professionisti come tipo di allenamento chiaramente con le ovvie differenze tra chi lo fa di professione e chi lo fa dopo aver lavorato o studiato durante la giornata. Avendo visto tante realtà in giro per il mondo, mi sembra di notare differenze più significative tra i professionisti. Innanzitutto in altri paesi molto competitivi al momento si è radicato in concetto dell'utilizzo delle tecnologie al fine di avere sempre piò dati oggettivi e meno soggettivi per migliorare costantemente la performance. Puntualizzo la parola performance che non significa vincere per un semplice motivo di praticità. Migliorare la performance significa centrare un obbiettivo, vincere non può essere definito un obbiettivo, ma è una speranza. La performance con lavoro adeguato posso migliorarla, vincere e legato ad un'infinità di variabili incontrollabili, pertanto non può essere definito un obbiettivo. Infine i Club italiani non hanno un'idea propria di calcio, perseguono i risultati, più secondo le logiche di mercato, che di calcio giocato e finisce che tutti giocano allo stesso modo, raramente si assiste
ad una partita piacevole e si esce soddisfatti dello spettacolo. Vincere è importante, ma farlo a proprio modo lo è ancora di più.
FC: Tecnica, tattica e motivazione. Quali aspetti privilegiare nei ragazzi?
MM: Farei una distinzione per fasce. La motivazione è la leva più importante da far sviluppare in un bambino fino ai 10 - 11 anni. In questa fase è assolutamente fondamentale far conoscere il calcio ai bambini e farli appassionare. Dobbiamo fare il possibile per far nascere in loro la mania per il gioco del calcio. Questa sarà elemento essenziale per il futuro. La tecnica è lo strumento per giocare bene a calcio per cui ha un'importanza fondamentale ed in varie forme deve avere sempre una parte dominante
nell'allenamento, privilegiando più l'aspetto situazionale rispetto a quello analitico. La tattica è indispensabile, e qui bisogna fare distinzione fra tattica e tatticismo. La tattica c'è sempre nel gioco del calcio, anche nel bambino di 8 anni che fa  1 contro 1 la attua attraverso l'interpretazione della situazione e la relativa soluzione, è strategia quindi tattica e questa va stimolata anche se sempre in forma autonoma induttiva e non imposta. Altra cosa è parlare di disposizione in campo con numeri che sono fini a se stessi e pensare che questo sia la soluzione. La soluzione per vedere un bel calcio è fare buoni
giocatori, non la disposizione tattica.
FC: Quali sono le scuole calcio che ritieni all'avanguardia in Italia e all'estero?
MM: In questo momento nel mondo c'è un grande fermento nel calcio e ci sono esempi davvero interessanti che val la pena di segnalare.GERMANIA: In Europa l'esempio più interessante è quello della Germania. A partire dall'inizio del nuovo millennio è stato avviato un programma di sviluppo dei settori giovanili davvero eccellente, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La nazionale maggiore tedesca ha un'età media di 24 anni, e le rappresentative giovanili sono di altissimo livello. Il loro calcio si è sempre basato sul metodo, organizzazione e questo in sostanza non è cambiato, ma si è adattato al calcio moderno. Il tutto è partito da un'attenta analisi della società civile tedesca e in seguito è stato sviluppato un programma che stabilisce le linee guida per tutto il paese con un'idea di calcio più moderna. In Germania si gioca un bel calcio e forse non sarà un caso che la Bundesliga è il campionato con più presenze di spettatori allo stadio. URUGUAY: Questo è un piccolo Paese in mezzo a 2 giganti ( Brasile ed Argentina) con poche strutture, 4 milioni di abitanti ed un reddito medio di 7000 $ annui. Se ragionassimo all'italiana in questo paese non si potrebbe giocare a calcio ad alto livello. Invece ci troviamo di fronte ad una cultura di calcio straordinaria basata su competenza elevatissima. Ho conosciuto tecnici uruguayani e non ho potuto far altro che ammirare la loro competenza e professionalità. Ho avuto la sensazione molto spesso di essere di fronte ad autentici maestri di calcio. I risultati lo dimostrano. GIAPPONE: Dopo che negli anni 90 l'operazione di marketing per lanciare il
calcio in Giappone ha finito il suo effetto(Zico, Schillaci, Massaro Etc), si è passati ad una fase operativa di alta formazione nel calcio del Sol Levante. Attualmente il movimento calcio in Giappone è di livello molto elevato ed anche in questo caso la federazione ha svolto un eccellente lavoro. Il livello dei tecnici è cresciuto notevolmente e si fonda su concetto di formazione continua applicato costantemente. Per fare solo un esempio di come sia forte e valido il calcio in Giappone, nell'ultima finale dei campionato nazionale scolastico erano presenti allo stadio 50.000 spettatori! Oltre ad essere sempre presente da molte edizioni al mondiale ed ad aver vinto l'ultima edizione della Coppa d'Asia con Zaccheroni alla guida, la nazionale femminile si è laureata campione del mondo in Germania la scorsa estate. Alcuni giocatori Giapponesi ( Nagatomo ed altri) che militano squadre europee sono punti di forza e non più scommesse suggestive e commerciali come in passato. Questi 3 esempi hanno in comune una cosa: il valore delle risorse umane. In un calcio dove si pensa che comprare il giocatore più bravo sia la soluzione, questi 3 Paesi ci dimostrano l'unione di persone competenti nei ruoli giusti che condividono un'idea di calcio e conseguente programmazione è la strada per risultati eccellenti.

mercoledì 4 gennaio 2012

VIAREGGIO CUP 2012 - I GIRONI

Si è svolto il sorteggio della 64a edizione della Viareggio Cup.
Il torneo, vinto lo scorso anno dall'Inter, avrà inizio lunedì 6 febbraio per concludersi lunedì 20 febbraio.
In allegato la griglia del sorteggio dei 12 gironi:
Gruppo A
1: INTER, GALATASARAY, SIENA, REGGINA
2: ATALANTA, JUVENTUDE, NEKOM, VIAREGGIO
3: GENOA, MONTEVIDEO, NEW YORK UNITED, POGGIBONSI
4: JUVENTUS, NORDSJAELLAND, A.P.I.A. LEICHHARDT, CITTÀ DI MARINO
5: EMPOLI, HONVÉD BUDAPEST, PAKHTAKOR, ARZANESE
6: SAMPDORIA, DUKLA PRAGA, PUMAS, SPEZIA

Gruppo B
1: TORINO, OLÉ BRASIL, SPARTAK MOSCA, SAMBENEDETTESE
2: FIORENTINA, STABAEK, CESENA, VICENZA
3: MILAN, GREMIO, PARMA, MODENA
4: ROMA, CLUB NACIONAL, SANTOS LAGUNA, VIRTUS ENTELLA
5: PALERMO, CLUB GUARANÌ, LAZIO, SASSUOLO
6: NAPOLI, BRUGES, VARESE, LEGA NAZIONALE DILETTANTI