Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada, lì ricomincia la storia del calcio.

Jorge Luis Borges

sabato 6 agosto 2011

PARLIAMO CON...GIUSEPPE DE DOMENICO - LA CANTERA DELL'US PALERMO

QUINTA PUNTATA DELLA RUBRICA "PARLIAMO CON..."
5 DOMANDE SARANNO POSTE AD ADDETTI AI LAVORI ED ESPERTI DEL CALCIO GIOVANILE SIA NEI MEDIA, SIA NEI SETTORI TECNICI.
L'intervista è dedicata a Giuseppe De Domenico - responsabile dell'attività agonistica in terra siciliana e, tra innovazione e tradizione, risponde con opinioni interessanti e sono felice di ospitare il suo contributo da Palermo
FC: Da quanto tempo esiste questa Cantera e vorrei avere un breve profilo sportivo, in evidenza anche del rapporto con l'US Palermo? 
GDD: L'A.S.D. Cantèra Ribolla è una Società fondata nel Luglio 2011 dai soci Giuseppe De Domenico, Riccardo Marcaione, Ciro Aurelio, Domenico Gallina e Paolo Accardi. Tale società si occuperà della gestione a 360 gradi della Scuola Calcio al centro sportivo "Ribolla" a partire dalla prossima stagione sportiva (2011/2012) ed in collaborazione con l'U.S. Palermo s.r.l., che permetterà alla prima di svolgere i Campionati Giovanissimi e Allievi Regionali. La scelta del nome Cantèra è nata anche da una forma di collaborazione intrapresa con l'FCBarcelona che consisterà inizialmente nell'attuare in via sperimentale il metodo della stessa.Tra le novità che verranno offerte ai nostri iscritti vi è il kit Adidas, voluto fortemente per aumentare la qualità del servizio offerto, oltre al rifacimento del campo a 11 in erba sintetica di ultima generazione.
FC: Come trovate stia cambiando il mondo del calcio giovanile? Sia tra le società dilettantistiche che nei palcoscenici professionistici?
GDD: Il mondo del calcio giovanile è in continuo cambiamento. Ricordo che nel 1997 quando vinsi il Titolo nazionale Giovanissimi alla guida della Panormus (dove militava tra gli altri Emanuele Calaiò), il calcio era molto più genuino. I genitori vedevano le Scuole Calcio, come una maniera per tenere in movimento i propri figli facendoli divertire, e si divertivano a tifare la squadra dove militava il figlio stesso. Ora invece, si sta diffondendo sempre più il sogno/ossessione di far diventare i propri figli "campioni" e talvolta si assiste a scenate improponibili all'interno del calcio giovanile, che ha tra i suoi principi la formazione non solo a livello sportivo ma anche a livello morale dei ragazzi. E' per questo che tra gli slogan che noi sposiamo a pieno c'è quel "Più uomini, meno campioni" utilizzato qualche anno fa dalla FIGC.
FC: Tecnica, tattica, preparazione fisica e motivazione. Tra quali di questi settori trovate che ci siano più margini di crescita?
GDD: Ritengo che ognuna di queste sfaccettature sia importante nella formazione del giovane calciatore. E' chiaro che ogni ragazzo parte da delle attitudini di base, ma è pur vero che con un allenamento costante e soprattutto di qualità si possono raggiungere tangibili risultati.
FC: Quanto sono importanti i tornei e quali altre metodologie di confronto si ritiene opportuno sviluppare ? Convegni tra i tecnici, confronto con i genitori, camp all'estero o altro?
GDD: Il confronto tra ragazzi è indispensabile per la crescita degli stessi; l'importante è vedere le partite come un momento di messa in pratica di tutto ciò che l'allenatore ha provato durante gli allenamenti, e non come una ricerca assoluta del risultato inteso come vittoria . Se ciò accade, non ci può essere soddisfazione più grande per l'allenatore stesso. Per quanto riguarda il confronto tra tecnici, la nostra Società svolge periodicamente delle riunioni volte a diffondere una linea guida e a creare un gruppo di allenatori coeso. Le riunioni con i genitori sono invece importanti per spiegare e talvolta chiarire tutto ciò che riguarda le iniziative della Scuola Calcio e della squadra in cui milita il proprio figlio. E' opportuno però chiarire che in tali riunioni non deve essere discusso l'aspetto tecnico, la cui competenza spetta unicamente all'allenatore, ma ad esempio aspetti quali l'alimentazione e lo studio, elemento indispensabile da affiancare all'attività sportiva. Quest'estate alcuni nostri iscritti nati nel 2000 hanno partecipato ad un campus, tenutosi a Bompietro, esperienza che, oltre a renderli entusiasti, li ha fatti crescere dal punto di vista caratteriale, avendo passato una settimana intera lontani dai propri genitori.Vista la riuscita dell'evento ci promettiamo di estendere tale esperienza in futuro, a tutti i nostri iscritti.
FC: Guardando in Italia quali altri settori giovanili ritente all'avanguardia e perché? All'estero invece?
GDD: In Italia posso citare alcuni prestigiosi settori giovanili quali l'Atalanta, l'Empoli, la Reggina, il Chievo Verona, i quali lavorano da anni con una programmazione ben precisa ed a lungo termine, valorizzando al massimo i propri giovani. All'estero non posso fare altro che citare la Cantera del Barcellona; abbiamo assistito ad alcune gare giocate da alcune sue squadre giovanili, costatando l'efficacia del metodo attuato che ha portato ad esempio tutte le squadre giovanili ad adottare uno stile di gioco simile a quello della prima squadra. Speriamo, con l'esperienza e con il passare del tempo, di attuare a pieno tale metodologia così da poterci distinguere al meglio dalle altre Scuole Calcio.

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